lunedì 27 febbraio 2012

Si può rubare di più


Mettiamo subito in chiaro una cosa: da giuventino, non accetto lezioni di morale da nessuno, men che meno dai milanisti, tifosi d'una squadra costruita coi soldi del mafio-piduista, né dagli interisti sovvenzionati da Farsopoli S.p.a (Società parziali auscultatori). Scritto ciò, devo ammettere che, dopo il clamoroso gol negato al Milan in data sabato 25 febbraio 2012, mi sento come derubato d'una ritrovata verginità del sano e corretto giuoco del calcio. Again. Dopo essermi purgato nella serie cadetta e dopo aver espiato altri, veniali peccatucci attraverso l'evidente negazione di quei famosi rigori immorali che un tempo, si diceva, aiutassero la fidanzata d'Italia, mi sentivo finalmente pronto per gioire anche di un secondo, terzo o quartultimo posto nell'ex campionato più bello del mondo. Perché, anche se è evidente anche al più refuso degli ignoranti che favori arbitrali sono stati elargiti anche ad altre compagini, vincere onestamente mentre gli altri rubano è una soddisfazione doppia. Adesso tutto è rovinato. Quel gol ha di colpo infangato il campionato della Juventus e a nulla varranno i tentativi di ripulirne l'immagine attraverso la sottolineatura degli inzaccheramenti altrui. Meglio allora tornare agli antichi splendori, derubando gli avversari meglio e più di prima. Perché, in fondo, noi italiani, nel ladroneggiare, siamo e saremo sempre i campioni del mondo ed è quindi cosa buona e giusta che la Juventus, per storia e tradizione, ne sia il glorioso alfiere internazionale.