mercoledì 9 novembre 2011

Il moggino e l'acqua sporca

La sentenza di primo grado per il cosiddetto "Processo Calciopoli" è giunta sino alle mie giuventine orecchie nel tardo pomeriggio di ieri. Per chi ancora non lo sapesse, Luciano Moggi, ex dirigente di Juventus Football Club, è stato condannato a cinque anni e quattro mesi di reclusione per associazione a delinquere tesa a falsificare la correttezza del campionato di calcio 2004-2005. Prendendola per buona, questo equivale a dire che gli altri scudetti vinti dalla squadra dell'Avvocato erano tutti buoni, vinti onestamente sul terreno di gioco? Magari no, perché i processi sono circostanziati, ma allora, da simpatizzante juventino, adesso pretendo che si indaghi anche su tutti quei campionati in cui le squadre avversarie si sono lamentate almeno una volta per i favori fatti alla compagine torinese. Da ex-tifoso, mi piacerebbe davvero sapere se ho sempre parteggiato e gioito per una squadra di ladri arroganti e mariuoli o se, effettivamente, i vari Ibrahimovic, Ferrara, Cannavaro, Del Piero, Platini, Bettega, Furino e Brio vincevano perché erano semplicemente i più forti. A questo punto, voglio sapere. Perché ho il sospetto che l'intenzione sia quella di gettare via il Moggino e di tenere il campionato più bello del mondo a mollo nell'acqua sporca che sgorga dai palazzi del potere anche non strettamente calcistico.

[Nell'immagine, il famoso gol annullato a Turone durante la partita Juventus-Roma del 10 maggio 1981. Sapete chi era l'arbitro di quella partita? Paolo Bergamo, condannato insieme a Moggi come facente parte del sistema mafioso pro-juventino. Tutto torna? Sembra di sì ed il fatto che l'ex-designatore avesse espulso Furino e convalidato il gol, salvo poi dar retta alla segnalazione del guardalinee, fu solo un modo per sviare i sospetti e continuare a favorire la cupola.]

giovedì 29 settembre 2011

Il teorema di Calciopoli smontato da un autogol di Moggi

calciopoli
Il cosiddetto "sistema Moggi", per far vincere alla Giuventus i campionati anche con una squadra di Brocchi, Tiribocchi e qualsivoglia Pirli, esisteva o non esisteva? Alcune intercettazioni, risalenti al 2004 (Non si aiuti la Juve, per carità!), intercettazioni che la difesa di Lucianone aveva intenzione di portare in aula, ma che, alla fine, pare avrebbero allungato a dismisura i tempi del processo, sembrano confermare l'esistenza di una cupola di stampo mafioso che indirizzava il risultato delle partite secondo logiche di potere non riconducibili al solo Direttore Sporchivo Giuventino. Quello che, infatti, soprattutto l'interista in malafede tende a far notare è che se c'era chi si preoccupava che la Fidanzata d'Italia non venisse favorita quando aveva quindici punti di vantaggio sull'avversaria (la stessa Inter), allora questa è una prova che in precedenza i favori c'erano stati, quindi era necessario non esagerare per non svelare quello che tutti sospettavano. Peccato che questa argomentazione, seppur dotata d'una certa, innegabile logica, non provi assolutamente niente, se non forse la perlomeno sospetta parzialità della cernita, giacché le intercettazioni in oggetto non furono stranamente allegate all'inchiesta del 2006, probabilmente per non rovinare il bel puzzle accusatorio che ne saltava fuori. Ma un puzzle, per essere veramente descrittivo di quanto riprodotto sulla scatola, deve prevedere la giustapposizione di tutte le tessere. Altrimenti sarebbe come se io affermassi che Berlusconi è un puttaniere poiché il suo governo sta mandando a puttane il Paese, quando invece alcuni pezzi lasciati in disparte narrano molto di più.

giovedì 16 giugno 2011

Moggi moggi, cacchi cacchi


La Federazione Italiana Giuoco del Calcio ha radiato Luciano Moggi, il che è come dire che Mafia Spa non vuole più avere a che fare con Totò Riina, reo d'essersi fatto beccare in flagranza di reato mentre telefonava al Presidente del Consiglio per consigliarlo sul miglior stalliere da assumere presso il maneggio di danaro sporco che lui e Dell'Utri avevano acquistato da Guido Rossi, ex membro del consiglio di amministrazione dell'Inter e poi cazzutissimo, imparzialissimo giudice-arbitro durante Calciopoli.

venerdì 10 giugno 2011

Calcio scommesse


Tremonti: "La colpa è di Prodi e del suo euro malfatto."
Galliani: "La colpa è di Moggi e della sua raucedine mafiosa."
Berlusconi: "La colpa è dei comunisti: giornalisti, giudici, arbitri, guardalinee e quartiuomi."
Sallusti: "Perquisite la casa di Montecarlo di Fini e troverete il colpevole."
Calderoli: "La colpa è dei terroni mussulmani, tipo Doni, per intenderci."
Bossi: "Föra da i ball i balùn terùn."
Emilio Fede: "Siamo sicuri che Pisapia non c'entri nulla?"

sabato 28 maggio 2011

Lezioni di calcio ai maccheroni


Ci siamo cullati per anni nel sogno, nel mito, in quella che oggi è solo una favoletta da raccontare ai bambini cattivi, la fandonia che quello italiano fosse il campionato più bello del mondo. Beh, cari i miei sessanta milioni di allenatori, dopo la finale di ieri sera, dopo la lezione di calcio che il Barcellona ha dato a tutto il mondo, ma soprattutto a noi maccheroni, forse è il caso di smettere d'essere cullati ed iniziare invece a considerare l'ipotesi d'essere stati ciulati, fregati, turlupinati. Siamo il paese che ha permesso a Berlusconi di diventare Berlusconi, e già questo basta e avanza per spiegare lo stato di catalessi in cui versa anche il nostro calcio. Ma siamo anche il paese che ha in un figlio di papà, in uno scialacquatore di barili di petrolio, che paghiamo a carissimo prezzo, il miglior esempio di come non si gestisce una squadra di calcio e che se ha vinto qualcosa (sì, ok, il triplete) lo ha fatto con una squadra di mercenari, dopo aver indebolito gli avversari sul suolo natìo tramite quell'immonda vigliaccata che è stata Calciopoli. Naturalmente, non senza macchia è la squadra della famiglia Agnelli, per anni sovvenzionata anche grazie alla cassa integrazione degli operai dediti alla costruzione dei catorci che qualcuno s'ostinava a chiamare automobili. Siamo un paese malato e come tale anche il nostro calcio lo è, nonostante la vittoria al mondiale del 2006 possa far credere, a qualche sprovveduto, che il pallone, dopo tutto, è rotondo anche per noi. Tuttavia, non si dovrebbe mai dimenticare che siamo un paese fondamentalmente mafioso ed è da ingenui pensare che il cuoio dei palloni da calcio non sia vittima della stessa, deformante malattia.

lunedì 9 maggio 2011

La Juve è salva

Ennesima pessima figura per il Chievo. La squadra veronese aveva iniziato il campionato con grandi ambizioni e non faceva mistero di puntare alla zona Champions. Purtroppo, come troppo spesso è accaduto in questa stagione maledetta, ha pareggiato l'ennesima partita, continuando come aveva iniziato, cioè a perdere punti con le piccole. Gioisce quindi la Juventus, squadra modesta, ma operaia, che con questo bel pareggio può brindare ad una salvezza anticipata. Complimenti.

sabato 7 maggio 2011

Al Milan lo Sculetto 2011


Il Milan, formazione di proprietà del Premier più sculettato del globo, pareggiando con la Roma, s'aggiudica lo Sculetto 2011 come miglior compagine sculettante del campionato più zim-bello del mondo. (Nell'immagine, il selezionatore uffiziale)

El Piquetòn imbizzarrito

Ecco cos'era quella cosa tra Zlatan Ibrahimovic e Gerard Piquè: non una tresca, né una liaision, bensì solo un enorme e ingombrante fallo da rigore, commesso, oltre che in una rivendita di preservativi usati, in una partita a Fifa 2010, durante un ritiro pre-partita in cui i due omaccioni avrebbero trascorso ore ed ore a sfidarsi sull'erba virtuale. Quel rigore, se trasformato, avrebbe consentito allo spagnolo d'iniziare una clamorosa remuntada. Piquè, allora, voleva rigiocarla a porte socchiuse con Shakira, in modo che l'ex compagno di squadra li spiasse e capisse cosa si era perso.

giovedì 5 maggio 2011

Record Berlusconiani


Berlusconi pretende uno stadio a lui dedicato, come hanno fatto in Spagna col Presidente del Real Madrid Santiago Bernabéu. Per sostenere questa richiesta, il Presidente del Milan dichiara di aver vinto più dell'ispanico, ma un complotto di blogger comunisti tenta di smentirlo.

Ad ogni modo, credo saranno pochi coloro i quali avranno l'impudicizia di confutare i seguenti, insmentibili record:

  • Silvio ha rubato più voti di qualunque altro politico italiano;
  • Silvio ha trombato più donne di Rocco Siffredi, John Holmes e Franco Trentalance messi in fila (almeno nei suoi sogni);
  • Silvio ha sparato più cazzate di tutti i leghisti messi insieme;
  • Silvio è stato frainteso più di chiunque altro ciarlatano in malafede.

mercoledì 27 aprile 2011

Trottolino blaugranoso

lionel messi
... du-du-du, da-da-da. Lionel Messi, dopo aver trotterellato per tutto il primo tempo, nel secondo prende la palla al balzo e silura la corazzata madrilena, entrando così di rovescio, dopo esservi stato impiantato di diritto, nella Hall of Fame dei più grandi giocolieri in calzoni corti della storia della giocoleria mondiale. Dall'altra parte del corridoio, abbiamo voci più che affondate sull'assenza ingiustificata di Christiano Ronaldo, autore di un solo tiro in novanta minuti primi, ma, in compenso, di moltissime sbracciate per le migliaia di fans accorse per ammirare la magnificenza dei suoi aloni sub-ascellari. Infine, a bordo campo santo, Peppino Guardiola, con il suo proverbiale aplomb da portinaia condominiale, seppellisce Jose Mourinho e la sua strafottenza in tribuna stagna, come la finale blindata questa sera dal Barcellona.



sabato 23 aprile 2011

Suonala ancora Delpi

del piero
Del Piero ci ha provato, anche con una buona dose di fortuna e con l'aiuto dell'arbitro, per rinverdire i fasti dell'era moggiana (e pure prima), quando il rigorino dubbio era sempre concesso alla Vecchia Signora, in segno di rispetto per quella compagine che aveva fatto grande l'Italia anche in Europa, perdendo moltissime finali e risultando così simpatica a milioni di hooligans d'oltre frontiera.

Ma Del Neri non ci stava a fare il comprimario. Così, ha tolto la prima donna ed ha creato il giusto terrore nella formazione bianconera, in modo da rizollare il campo per un finale al cardiopalma. Un bel pareggio all'ultimo secondo e addio sogni di Champion's League. Cosa volete di più dalla vita? Un amaro ritorno del toscano, magari di Monticiano?